"Il diaframma:il muscolo che collega postura,respiro ed emozioni"
- Corrado Luezza

- 8 nov
- Tempo di lettura: 3 min

Il diaframma è uno dei muscoli più importanti del nostro corpo, eppure è anche uno dei più trascurati. Non influenza soltanto la respirazione: la sua posizione, il suo tono muscolare e la sua mobilità hanno un impatto diretto sulla postura, sulla stabilità del tronco, sulla digestione e persino sulle nostre emozioni.
Capire come funziona questo muscolo significa comprendere meglio noi stessi: il diaframma infatti è un ponte tra corpo e mente.
Il diaframma è il centro del nostro respiro
Il diaframma è un grande muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale.
Ad ogni respiro:
• scende, permettendo ai polmoni di espandersi
• risale, favorendo l’espulsione dell’aria
Se questo movimento è libero e fluido, la respirazione diventa profonda e naturale.
Se invece il diaframma è rigido, contratto o “bloccato”, il respiro si fa corto, alto, accelerato: un respiro da stress.
Come il diaframma influisce sulla postura
La sua posizione anatomica è strategica: è collegato a molte strutture posturali fondamentali, come:
• colonna lombare
• coste
• muscoli del core
• psoas
• pavimento pelvico
• catene fasciali anteriori e posteriori
Quando il diaframma non si muove bene:
• aumenta la tensione lombare
• cambia la curvatura della colonna
• altera l’equilibrio tra parte anteriore e posteriore del corpo
• costringe ad attivare muscoli compensatori
• può contribuire a dolori cervicali, lombari e problemi di stabilità
Un diaframma rigido “tira verso l’alto” tutto il corpo.
Un diaframma ipotonico “lascia crollare” la postura.
Il diaframma e le emozioni: un rapporto diretto
Il diaframma è estremamente sensibile allo stato emotivo.
Ansia, paura, rabbia, tensione, preoccupazione… influenzano subito la qualità del respiro.
Quando siamo sotto stress:
• il respiro diventa più rapido
• usiamo più i muscoli del collo e meno il diaframma
• la gabbia toracica si irrigidisce
• la pancia si contrae
Al contrario, quando siamo tranquilli, il diaframma si muove liberamente.
In questo senso, il diaframma è un muscolo emotivo: registra tutto ciò che viviamo.
E non solo:
la relazione funziona anche al contrario → lavorare sul diaframma calma la mente.
Un respiro diaframmatico lento e profondo attiva il sistema parasimpatico, riduce il battito cardiaco e migliora la percezione di sicurezza.
Segnali che il tuo diaframma è teso
Potresti avere bisogno di liberare il diaframma se noti:
• respiro corto
• sensazione di “nodo alla gola” o di costrizione al petto
• tensione lombare persistente
• difficoltà a mantenere una postura eretta
• ansia o agitazione ricorrente
• rigidità nella zona del torace o dell’addome
• sensazione di stanchezza nonostante respiri “molto”
Come migliorare la funzione del diaframma
Ci sono diversi modi per ristabilire il suo equilibrio:
Respirazione diaframmatica consapevole
Sdraiato o seduto, appoggia una mano sul ventre e senti la pancia che si espande ad ogni inspirazione e si rilassa ad ogni espirazione.
Mobilità della gabbia toracica
Lavorare sulle coste può liberare la cupola diaframmatica.
Trattamento miofasciale / Rolfing
Il lavoro manuale sulla fascia e sulle connessioni del diaframma è molto efficace per recuperare la sua funzione naturale e ridurre compensi e tensioni posturali.
Ridurre lo stress e i carichi emotivi
Un respiro migliore aiuta la mente, e una mente più calma aiuta il respiro.
Il diaframma è molto più di un muscolo respiratorio: è un vero e proprio centro di equilibrio fisico ed emotivo.
Se impariamo a prendercene cura, possiamo migliorare la postura, ridurre tensioni e dolori, aumentare la qualità del nostro riposo e ritrovare una maggiore calma interiore.
Se senti che questo argomento ti riguarda o vuoi lavorare sul tuo diaframma per migliorare postura, respiro ed equilibrio emotivo, puoi contattarmi per una consulenza o un trattamento personalizzato.







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