Sindrome da ufficio: come tornare a lavoro e salvare le nostre ginocchia
Settembre è iniziato e per molti è già ricominciata la routine quotidiana. Si rincontrano i colleghi, si pianifica il lavoro e si ritrova la famigerata scrivania. Ore e ore trascorse nella stessa posizione, magari al pc o tra mille fogli. Risultato? Dolore alle spalle e alla schiena, problemi allo stomaco, affaticamento della vista e ginocchia indolenzite. Si tratta della Sindrome da ufficio, ma come fare a contrastarla?
Sicuramente creare una postazione di lavoro confortevole è il primo passo: sedie e scrivanie adatte alle esigenze fisiologiche del nostro corpo sono un buon inizio, ma molto spesso non possiamo scegliere quelle più indicate per le nostre esigenze, quindi sarà opportuno adottare dei comportamenti utili a minimizzare i sintomi da lavoro d’ufficio.
Innanzitutto la postura. È importante mantenere nelle ore di lavoro una postura corretta che non affatichi il corpo, già costretto nella stessa posizione per ore e ore. A tal proposito è fondamentale cambiare posizione almeno ogni 2 ore. Inoltre allungare i muscoli durante la giornata è un buon metodo per mantenere la flessibilità muscolare.
Un impiegato su quattro dichiara di soffrire di un disturbo alle ginocchia comunemente soprannominato “ginocchio da scrivania”. Difficoltà a tendere la gamba, mobilità ridotta e ginocchia infiammate, questi i sintomi lamentati. In realtà si tratta di veri danni per le articolazioni che sono fatte per stare in movimento e non per riposare forzatamente in condizioni di immobilità per molte ore al giorno.
Ciò che accade è molto semplice, il liquido sinoviale che ha il compito di lubrificare l’articolazione del ginocchio e nutrire le cellule cartilaginee che la ricoprono viene prodotto in minor quantità, con la conseguenza che il ginocchio diventa dolorante e con una ridotta mobilità.
Solitamente non indico mai un rimedio valido per tutti in ogni circostanza, ma in merito a tale disturbo mi sento di consigliare a tutti una sana abitudine, chiave per prevenirlo e ridurne l’impatto: l’esercizio fisico.
Fare regolare esercizio fisico, magari al termine del turno di lavoro, è importante per tenere sotto controllo il peso corporeo (in modo tale da non affaticare già in partenza le articolazioni con un carico eccessivo) e per garantire movimento alle nostre articolazioni.
Dopotutto il miglior modo per combattere la sedentarietà è il movimento.